venerdì 27 aprile 2012

La fine del mondo antico, Teodosio, Attila




 
LA FINE DEL MONDO ANTICO
o   360-370: inizia pressione degli Unni > i Germani entrano nei territori dell’impero;
o   l’impero tenta di respingere gli attacchi; di fronte alla situazione di emergenza, concesso ai visigoti di stanziarsi in Tracia: NB è una situazione del tutto nuova; difficile convivenza e battaglia di Adrianopoli (378): disastrosa sconfitta dei Romani;
o   è consolidata ormai la gestione collegiale del potere tra due imperatori, d’oriente e d’occidente, ma non è ancora una divisione giuridica;
TEODOSIO i Visigoti ottengono dall’imperatore Teodosio di stanziarsi in Illiria: difficile convivenza; la difesa dell’impero è affidata a popolazioni straniere che possono ricattare il potere centrale per mezzo della propria forza militare; proibizione paganesimo (editto di Tessalonica). Istituzioni: spartizione “di fatto” dell’impero tra Arcadio (oriente) e Onorio (occidente) sotto la tutela del generale vandalo Stilicone; la crisi è aggravata dalla rivalità tra oriente e occidente.
La capitale - Nel 402 la residenza dell'Impero Romano d'Occidente da Milano, troppo esposta agli attacchi barbarici, viene trasferita a Ravenna. Ravenna è scelta come nuova capitale perché aveva una migliore posizione strategica e di difendibilità.
o   406: numerose popolazioni germaniche occupano le regioni occidentali dell’impero: occupazione pressoché definitiva;
o   Stilicone viene assassinato dalla fazione anti-germanica; Alarico, a capo dei Visigoti, invade l’Italia e saccheggia Roma: è un’incursione, non un’occupazione: Alarico non intende essere nominato imperatore;
o   v. parte sottolineata pag 99;
o   in Britannia gli Angli e i Sassoni formano regni indipendenti; i Vandali occupano l’Africa, di vitale importanza per Roma;
o   le alleanze variano e cambiano secondo le necessità e della convenienza (ad es. il generale Ezio arriverà ad allearsi momentaneamente con gli Unni).
o   452: Attila attacca l’Italia e viene allontanato col pagamento di un sostanzioso riscatto (leggenda papa Leone I)
L’invasione unna dà il colpo di grazia a un istituto politico ormai allo sbando. la figura dell’imperatore esiste ancora, ma il potere è in realtà nelle mani de generali barbari. L’ultimo imperatore d’occidente viene spodestato da Odoacre (476), comandante delle truppe barbare al servizio dell’impero. Alla fine del V secolo in Occidente i regni romano-barbarici sostituiscono l’impero: vedi paragrafo 4.3 e cartina (pag. 103-104). All’interno di queste nuove formazioni politiche, i germani detenevano le armi e il potere militare, mentre le funzioni amministrative rimanevano in mano alle classi dirigenti romane, che possedevano le necessarie competenze.
Gli Ostrogoti in Italia – La corte d Costantinopoli, dove era ancora viva l’intenzione di riunire l’impero, invia gli ostrogoti capeggiati da Teodorico in Italia (489), contro Odoacre. L’occupazione non è traumatica per la popolazione italica, perché gli invasori sono poco numerosi. Teodorico, vittorioso, inizia una politica di integrazione, ma non di mescolanza etnica, tra Goti e Romani, che però non ha molto successo.
MEDIOEVO: PERIODIZZAZIONE CONVENZIONALE
L’Alto medioevo va dal VI secolo al Mille, il Basso Medioevo dal Mille al XV secolo.

domenica 22 aprile 2012

Diocleziano e Costantino_ riassunto

DIOCLEZIANO (testo da pag. 74 a 85)

La fine della dinastia dei Severi dà inizio ad un lungo periodo di crisi dinastica e sociale. Tale crisi si arresta con l’elezione al trono di Diocleziano, generale dalmata acclamato dalle proprie truppe nel 284. Salito al potere, deve affrontare la crisi economica, l’anarchia dell’esercito e la mancanza di forza e autorevolezza del potere centrale,  perciò dà il via ad una vasta azione riformatrice. Per rafforzare l’autorità imperiale e ripristinare l’unità dell’impero, egli utilizza la religione tradizionale e l’attribuzione al sovrano di prerogative divine; vengono di conseguenza perseguitati i cristiani (303: si tratta dell’ultima grande persecuzione).

ISTITUZIONI _ Riforma amministrativa e costituzionale. Per conferire al potere centrale efficacia operativa, viene realizzata una riforma amministrativa. Le province aumentano di numero (da 50 a 117)  diminuiscono di estensione e sono affidate ad un corpo scelto di funzionari, con separazione delle funzioni civili da quelle militari; entrano inoltre in 12 circoscrizioni più ampie chiamate diocesi.  Le diocesi vengono raggruppate in 4 regioni, a capo delle quali viene posto un governatore che partecipa direttamente del potere imperiale; ogni regione ha una capitale, posta in punti di rilevante importanza strategica per la difesa dei confini. L’imperatore associa al governo un collega e i due prendono il titolo di “augusti”; gli augusti nominano 2 “cesari” che potremmo considerare dei “vice-imperatori” e che sono destinati a diventare augusti alla morte dei predecessori. I nuovi augusti avrebbero nominato i due nuovi cesari: Diocleziano intendeva così risolvere il problema della successione al trono; ogni cesare ed ogni augusto  controllava una delle 4 zone dell’impero (v. cartina pag. 78 del testo). Questo sistema prese i nome di tetrarchia, governo di quattro.

MODI DI PRODUZIONE _ Per affrontare la crisi economica, Diocleziano deve aumentare le tasse. Per questo crea un catasto agricolo, nel quale vengono catalogati i terreni disponibili e le professioni. In questo modo è possibile stabilire la quantità di tasse da pagare ogni anno e prevedere  l’entità del gettito fiscale. Le professioni diventano obbligatorie per legge, ponendo in questo modo un blocco alla mobilità sociale e impedendo anche il mutamento di residenza (la rigidità sociale sarà una caratteristica tipica dell’età medievale).

AVVENIMENTI _ Per verificare l’efficacia del proprio sistema di successione, dopo 20 anni di regno, Diocleziano abdica (305). Ricominciano le lotte per la successione: prevale Costantino (figlio di un augusto) e riunisce l’impero sotto il proprio dominio. Consapevole della ormai capillare diffusione del cristianesimo, comprende che il sistema di valori capace di ridare slancio all’impero può essere ricercato nella nuova religione. con l’Editto di Milano (detto anche E. di Costantino) si rende libera la religione cristiana. Il rapporto stretto tra politica e religione provoca l’intervento di Costantino anche nelle questioni dottrinali: durante il Concilio di Nicea, vengono condannate le dottrine eretiche.

Costantino decide di fondare una nuova capitale in Oriente: la città di Bisanzio che prende il nome di Costantinopoli. Tra i successori di C. si distingue Giuliano, detto l’Apostata (traditore) perché individua nei valori politici e civili della cultura greco - latina il solo modo per ridare energia all’istituto imperiale e ritorna al paganesimo. Alla morte di Giuliano, Teodosio ( al potere 379-395) riprende gli indirizzi politici e religiosi di Costantino. Con l’editto di Tessalonica (389 d.C.) il cristianesimo viene dichiarato unica religione ammessa nell’impero.

martedì 17 aprile 2012

Latino: esercizi di preparazione alla verifica

 
Completa le seguenti frasi scegliendo la forma corretta tra le due proposte, poi traduci  - 1) Insula Ilva in (mare/mari) Tyrrheno est. 2) Milites (mediam noctem/media nocte) e castris exibant. 3) Ex (regionibus alpinis/regionis alpinis) multa flumina descendunt. 4) Magnus Gallorum numerus (Alesia/Alesiam) contendit. 5) Lacedaemonii Thebanos timent atque (eorum/suam) potentiam timent.

Completa le seguenti frasi declinando opportunamente i sostantivi e gli aggettivi proposti, poi traduci:

1) Consilium et prudentiă bonorum ______________ (civis, civis II gruppo) patriam servabunt. 2) Agni cum  _______________  (ovis, is f. plur.) in ________________________ (ovile,is n.) sunt. 3) Musae ___________ (ars, artis, f.plur, II gruppo) patronae putabantur. 4) Magnae Caesaris __________________ (virtus, utis ) a ______________ (senator, toris, plurale) laudabantur. Trasforma le frasi al plurale  1) Frigido autumno agricola armentum in stabulo retinebat. 2) Etiam nauta peritus pelagus procellosum timet. 3) Longum iter viator fecit per montem et vallem. Trasforma le frasi al singolare:   1) Superabitis inimicos vestros claris victoriis. 2) Amici veri nos adiuvant, falsi nos deserunt in molestiis. 3) In nostris regionibus latae silvae sunt, alti fluvii per loca inculta  fluunt.

Esercizi di trasformazione dei verbi: libro di testo pag. 212 n° 6.

domenica 15 aprile 2012

PARADIGMI: MODELLI DI PERFETTO


N.B. se una coniugazione non è compresa in un gruppo, si intende che non ha verbi appartenenti a quel modello.

1)      Perfetto in  -vi

-          Prima coniugazione: amo, as, amavi, amatum, amare _ amare

a questo gruppo appartengono moltissimi verbi, che hanno tutti lo stesso paradigma

-          seconda coniugazione: deleo, es, delevi, deletum, delēre_ distruggere

-          terza coniugazione: peto, is, petivi/petii, petitum, petere _ chiedere

-          quarta coniugazione: audio, is, audivi, auditum, audire _ udire

2)       Perfetto in  -ui

-          Prima coniugazione : cubo, as, cubui, cubitum, cubare _  giacere

-          seconda coniugazione: habeo, es, habui, habitum, habēre _ avere

-          terza coniugazione: colo,is, colui, cultum, colere _ coltivare

-          quarta coniugazione: ăpĕrĭo, ăpĕris, aperui, apertum, ăpĕrīre _ aprire

3)      Perfetto con raddoppiamento

-          Prima coniugazione : do, das dedi, datum, dare _ dare

-          seconda coniugazione: mordeo, mordes, momordi, morsum, mordēre _ mordere

-          terza coniugazione: căno, cănis, cecini, cantum, cănĕre – cantare

                                          curro, curris, cucurri, cursum, currĕre - correre

                                          pello, pellis, pepuli, pulsum, pellĕre - respingere

4)      Perfetto ad allungamento

-          Prima coniugazione: iuvo, as, iūvi, iutum, iuvare _  giovare

-          seconda coniugazione: caveo, es, cāvi, cautum, cavēre _ guardarsi da

-          terza coniugazione: ago, is,  ēgi, actum, agere _ condurre, spingere

                                           lego, is, lēgi, lectum, legere _ leggere

                                           emo, is, ēmi, emptum, emere _ comprare

-          quarta coniugazione:  vĕnĭo, vĕnis, vēni, ventum, vĕnīre  _  venire

a questo gruppo appartengono moltissimi verbi della quarta coniugazione

5)      Perfetto in  -si

-          seconda coniugazione: maneo, es mansi, mansum, manēre  _ rimanere

                                                ardeo, es, arsi, arsum, ardēre _ ardere

                                                augeo, es,  auxi, auctum, augēre  _ aumentare

-          terza coniugazione: dico, is, dixi, dictum, dicere _ dire

-          quarta coniugazione : sancĭo, sancis, sanxi, sanctum, sancīre _ sancire


sabato 14 aprile 2012

Il sottosviluppo: schema degli argomenti

GLI SQUILIBRI DEL MONDO ATTUALE



GLI SQUILIBRI DEL MONDO ATTUALE

I  dati della disuguaglianza - Nei paesi avanzati vive circa ⅕ della popolazione mondiale che consuma i ⅘ delle risorse del pianeta. Le disuguaglianze tendono ad aumentare nel tempo, anziché ridursi: ad esempio, il divario tra i 20 paesi più ricchi e i 20 più poveri è passato da 30:1 negli anni Sessanta del secolo scorso,  all’attuale  80:1.

Paesi poveri: un ristretto numero di persone detiene grandi ricchezze

Paesi ricchi: un numero più o meno limitato di persone vive al di sotto della soglia di povertà.

Origini del sottosviluppo:

o    saccheggio delle materie prime e subordinazione delle colonie alla madrepatria

o   regime di monopolio

o   indipendenza XX secolo: governi autoritari

Caratteristiche del sottosviluppo:

Demografia: crescita rapidissima della popolazione        tentativi di controllare le nascite; elevato numero di giovani; bassa speranza di vita, mortalità infantile

o   sottoalimentazione: ha gravissime conseguenze (ad es. : scarsa resistenza alle malattie)

o   analfabetismo

o   carenze sanitarie

o   agricoltura scarsamente produttiva = di sussistenza; inadeguata proprietà della terra: latifondo, piantagione, minifondo; la situazione si è aggravata ulteriormente a causa dell’accelerazione del clima, desertificazione ecc.

o   scarsa industrializzazione

o   squilibri sociali

I problemi dello sviluppo

o   circolo vizioso, ad es. quello demografico

o   scambio ineguale: scarsa varietà di prodotti da esportare, bilancio negativo a sfavore del sud del mondo.

o   DEBITO: anni Settanta: disponibilità di denaro da parte dell’occidente        numerosi prestiti concessi ai paesi poveri       aumento del loro debito;

anni Ottanta: diminuita disponibilità         aumento dei tassi di interesse, contemporaneamente cala il prezzo delle materie prime      aggravio  irrecuperabile del debito (1991: 1500 miliardi; 2006: 3000 miliardi)

o   l’indipendenza comporta dei costi

Tanti Nord e tanti Sud

L’espressione Nord e Sud del mondo fu adottata negli anni Ottanta, ma attualmente la situazione dello squilibrio mondiale è molto più complessa, perciò possiamo parlare di molteplici Nord e Sud. In Europa esistono ad esempio rilevanti differenze tra  paesi ex socialisti e occidentali. L’Asia del sud-est è una regione dinamica, che gravita attorno alle potenze asiatiche, ma vi sono ancora gravi sacche di povertà e arretratezza. In America Latina Cile, Messico e Argentina hanno avviato un processo di sviluppo che li diversifica dagli altri paesi della regione.

MAPPA DEGLI SQUILIBRI MONDIALI

I)                    Potenze mondiali: USA, EUROPA OCCIDENTALE, GIAPPONE, CANADA, AUSTRALIA, NUOVA ZELANDA;

II)                   PAESI EMERGENTI: BRIC – si parla ormai di BRICS e BRICST, aggiungendo il Sudafrica e la Turchia. Il gruppo dei paesi BRICS, nato come conseguenza dei profondi mutamenti in corso nell’economia e nella politica mondiale, è uscito ormai dai limiti di un forum consultivo dei paesi in via di sviluppo e rappresenta un’influente struttura internazionale. Sta rapidamente acquisendo potere sia perché promuove riforme dei meccanismi che regolano la sfera economico-finanziaria, sia come importante forum macroeconomico. La maggior parte delle previsioni a lungo termine conferma la crescita del peso del gruppo BRICS nell’economia mondiale.

III)                MAGGIORI POTENZE DEL SUD: MESSICO, LIBIA, SUDAFRICA, TURCHIA, ARABIA SAUDITA, IRAN, PAKISTAN

IV)               PAESI IN SITUAZIONE INTERMEDIA: America meridionale con esclusione del Brasile, Mongolia, Africa Nord;

V)                 PAESI ARRETRATI: gran parte dell’Africa, Afghanistan, Laos, Myanmar, Bangladesh;

Le responsabilità del Nord

o   Il sistema capitalistico mondiale  aveva interesse nel mantenere il sottosviluppo per non essere privato delle materie prime

o   Guerra fredda ed equilibri politici: sostegno a governi alleati

Definire lo sviluppo

Non basta contare le risorse e il denaro, occorre anche misurare le possibilità di sviluppo (prospettive di crescita) e la qualità della vita.

PIL: il più comune indicatore della ricchezza di un paese; ISU: indice di sviluppo umano; IPU: indice di povertà.

Il Pil è stato da più parti criticato ad es. misurerebbe le merci e non i beni. Un edificio mal costruito che disperde gran parte del calore fa però crescere il Pil di più rispetto a edifici meglio costruiti che non disperdono calore. I litri in più di gasolio consumati sono una merce che si paga. (cfr. Maurizio Pallante)



Le soluzioni possibili

o   industrializzazione

o   modello sudamericano: rivolto al mercato interno

o   modello asiatico: rivolto al mercato estero

o   strategia del top down e del bottom up

o   il microprestito