lunedì 11 febbraio 2013

La fine della repubblica romana: concetti fondamentali


la fine della repubblica romana


Sintesi

o   Epoca: metà del I sec a.C.

o   L’esercito è diventato uno strumento di lotta politica: soldati sempre più legati ai comandanti (promettono terre ai veterani)

o   Si stringe il legame tra politica e denaro

o   Primo triumvirato 60 a. C: diventa evidente il potere dei privati a discapito della repubblica.

Fatti:

o   Pompeo è sostenitore degli optimates

o   Reprime la rivolta per l’indipendenza della Lusitania (80-72)

o   Crasso si era arricchito con le proscrizioni di Silla

o   Insieme a Crasso reprime la rivolta degli schiavi (71)

o   I due si alleano e sono eletti consoli con il sostegno popolare(70), perché il senato teme la concentrazione del loro potere

o   Dopo il consolato a Pompeo vengono concessi poteri straordinari per combattere pirati (67) e Mitridate (morte 63)

o   P. ritorna con grande prestigio e potere: si teme che voglia impadronirsi del potere, ma chiede solo la ratifica delle sue sistemazioni;

o   Congiura di Catilina (63)
to be continued ...

venerdì 8 febbraio 2013

Geografia e guerra


GEOGRAFIA E GUERRA


Punti di discussione

o   Dopo la seconda guerra mondiale nasce l’ONU con la finalità di garantire i diritti umani e porre fine alle guerre;

o   I conflitti sono ancora numerosi

o   Sono quasi scomparse le guerre tra stati, mentre sono aumentati i conflitti interni, soprattutto etnico - religiosi.

o   La maggior parte delle vittime sono civili

o   I conflitti moderni si servono della tecnologia; tipi di guerra relativamente recenti sono quella chimica e quella batteriologica

o   Se una delle parti utilizza armi tecnologicamente molto più avanzate dell’altra, si parla di guerra asimmetrica

o   Il possesso della bomba atomica da parte di regimi e governi instabili è estremamente pericoloso

o   1997-2006 le spese belliche sono aumentate del 37%

o   Diminuisce il numero dei soldati e aumenta quello dei contractor (costano fino a 1000 dollari)

o   Le compagnie militari private (agenzie della guerra) in genere non combattono per vincere, perché il protrarsi delle guerre aumenta i loro guadagni.

o   Il commercio internazionale di armi è aumentato vertiginosamente e non ha risentito della crisi economica.

lunedì 4 febbraio 2013

La società romana dopo le guerre puniche


La crisi della repubblica
La società romana dopo le guerre puniche

 Dopo le guerre puniche la società romana muta rapidamente. Roma cessa di essere uno stato arcaico e contadino e diviene, nel corso di un'unica generazione, la superpotenza dell'area mediterranea.

Personaggi che hanno ottenuto prestigio militare e ricchezze si scontrano con il potere oligarchico detenuto dall’aristocrazia senatoria. Scipione l’Africano è il primo esempio di individuo che ha un legame privilegiato con settori del popolo e, di conseguenza, dell’esercito. Il fenomeno dell’accresciuto potere dei singoli si accentuerà nell’evoluzione del governo romano. Dopo le guerre puniche si affermano dunque forti poteri personali, in aperta concorrenza con lo stato.  Il potere a Roma era ancora in mano all'antica nobiltà patrizia i cui membri si contendevano le più importanti magistrature. Gli optimates, proprietari terrieri, difendevano lo status quo, cioè si opponevano a qualsiasi cambiamento. Anche il contatto con le evolute civiltà orientali, in particolare quella greca, provoca accese discussioni nella società romana. Roma e le sue province erano governate da poche decine di famiglie aristocratiche, la cui mentalità era molto conservatrice e stentava a distaccarsi dal mos maiorum, cioè il costume degli antenati. Gli optimates trascuravano inoltre le tensioni sociali dovute alla povertà di vasti strati della popolazione. I populares sostenevano l’attenzione verso tali problemi come strumento per rafforzare lo stato  e non come strategia rivoluzionaria per sovvertirlo.