I
Longobardi L’Italia viene invasa dai Longobardi, popolo germanico
stanziato nel bacino dell’Elba fin dal I secolo d.C. L'impero bizantino,
impegnato in una nuova guerra contro i Persiani, non è in grado di intervenire.
Nella
prima fase dell’occupazione i Longobardi non cercano di creare una struttura
politica organica. Mantengono un’organizzazione di tipo tribale, basata su clan
familiari che dominano su territori più o meno estesi.
Rotari
promulga la prima raccolta di leggi longobarde, ispirate alla tradizione
giuridica germanica ma modificate dalla conoscenza del diritto romano. A
quest’epoca è già diffusa una relativa coesistenza tra i due popoli. La
conversione al cattolicesimo e l’uso della lingua latina. attenuano via via le
differenze tra le etnie.
Liutprando
estende il dominio longobardo a spese dei Bizantini e il suo successore,
Astolfo, si avvicina pericolosamente a Roma. Il papa invoca allora l’aiuto di
Pipino il Breve, che batte Astolfo e lo fa desistere. La pressione su Roma
diventa ancora maggiore quando sale al trono Desiderio. Ma Carlo, divenuto re
dei Franchi alla morte del padre, sconfigge Desiderio ponendo fine al dominio
longobardo in Italia.
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