martedì 29 ottobre 2013

LA DINASTIA GIULIO - CLAUDIA



LA DINASTIA GIULIO – CLAUDIA
ANALISI
PROVINCE -  estesa la cittadinanza anche ai veterani non romani e ai loro figli, ai liberti, a città e regioni come premio.
ESTERO -  la progettata invasione della Britannia, mai realizzata da Caligola, viene portata a termine da Claudio (44 d.C.), che annette anche la Giudea. Durante il regno di Nerone problemi ai confini e nelle province esasperate dalle imposte, e ribellioni in varie zone dell’impero (combatte contro i Parti e impone un protettorato romano sull’Armenia; altre provice create sono Cappadocia, Tracia e Mauretania).
SOCIETA' – Le antiche famiglie nobili sono quasi del tutto scomparse, mentre i provinciali rappresentano la maggioranza nel senato
AMMINISTRAZIONE STATALE -  Viene amplata; con Claudio è in mano ai liberti e divisa in 4 settori (rationibus, epistulis, studiis, libellis).
PROBLEMI – L’esercito ha un potere molto ampio ed è fondamentale il suo rapporto con l’imperatore; cresce anche l’importanza delle guardie pretoriane e del prefetto del pretorio (Seiano): saranno loro in alcuni casi, a scegliere l’imperatore, in concorrenza con il senato.
SINTESI: VERSO UN MONDO COMUNE Roma imperiale è la capitale di un mondo molto complesso, costituito da un mosaico di popoli che parlavano lingue diverse e abitavano un territorio di estensione smisurata, che andava dalle sabbie dell’Egitto alle foreste della Germania, dalle coste dell’Oceano Atlantico ai fiumi della Mesopotamia. Durante i primi secoli dell’era imperiale, lo stato romano riesce a tenere unito un ampio mondo comune. La cittadinanza viene accordata con liberalità, al fine di “romanizzare” le classi dirigenti dei popoli soggetti. Si affermerà una cultura omogenea in tutto l’impero: quella greco-romana. Questo processo di livellamento e di unificazione non fu sempre spontaneo: le etnie che rifiutavano di romanizzasi furono sterminate; in alcune zone marginali dell’impero le popolazioni locali mantenevano i propri costumi e tentavano di condurre valorose e sfortunate guerriglie contro l’autorità imperiale 
IL CONSOLIDAMENTO DELL’IMPERO Alla morte di Augusto si afferma il principio della trasmissione ereditaria del potere ai suoi discendenti. I primi successori consolidano il modello imperiale. Il potere dell’imperatore è fondato sull’esercito e sulla plebe.  La burocrazia imperiale viene razionalizzata da Claudio. Il potere viene in vari modi trasformato in senso monarchico da Caligola e Nerone.
LA POLITICA ESTERA Il successore di Augusto non espande ulteriormente l’impero, limitandosi a mantenere sicuri i confini (grazie anche all'opera del nipote Germanico).
ANALISI
PROVINCE -  estesa la cittadinanza anche ai veterani non romani e ai loro figli, ai liberti, a città e regioni come premio (Augusto l’aveva concessa solo a quelli delle truppe ausiliarie).
ESTERO -  la progettata invasione della Britannia, mai realizzata da Caligola, viene portata a termine da Claudio (44 d.C.), che annette anche la Giudea. Durante il regno di Nerone problemi ai confini e nelle province esasperate dalle imposte, e ribellioni in varie zone dell’impero (combatte contro i Parti e impone un protettorato romano sull’Armenia; altre provice create sono Cappadocia, Tracia e Mauretania).
SOCIETA' – Le antiche famiglie nobili sono quasi del tutto scomparse, mentre i provinciali rappresentano la maggioranza nel senato
AMMINISTRAZIONE STATALE -  Viene ampliata; con Claudio è in mano ai liberti e divisa in 4 settori (rationibus, epistulis, studiis, libellis).
PROBLEMI – L’esercito ha un potere molto ampio ed è fondamentale il suo rapporto con l’imperatore; cresce anche l’importanza delle guardie pretoriane e del prefetto del pretorio (es. Seiano): saranno loro in alcuni casi, a scegliere l’imperatore, in concorrenza con il senato.
IMPERATORI
Ad Augusto succede il figlio adottivo Tiberio, della dinastia giulio – claudia il quale, dopo l’accusa di aver avvelenato il nipote germanico, fa uccidere gli oppositori e si ritira a Capri. Gli succede Caligola, figlio di Germanico, che cerca di instaurare una monarchia di stampo orientale. I pretoriani lo uccidono e proclamano imperatore il fratello di Germanico, Claudio, che governa con saggezza e buon senso. Alla sua morte la mogie Agrippina pone sul trono il figlio Nerone, che si comporta da sovrano assoluto, perseguita i cristiani e punisce una congiura con una strage. Le legioni spagnole, ribelli, eleggono imperatore il senatore Galba: la rivolta coinvolge Roma e Nerone si suicida.
1) TIBERIO (14 -37 d.C.) Tiberio Giulio Cesare Augusto
In gioventù si distinse per talento militare. Importanti riforme in ambito economico e politico.  Dopo la morte del nipote Germanico, favorì sempre più l'ascesa del pref. del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di Capri. Quando S. mostrò di volersi impadronire del potere assoluto,Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di rientrare nella capitale. 2) CALIGOLA (37 – 41 d.C.) Gaio Giulio Cesare Germanico (figlio di Germanico e nipote di Tiberio) Atteggiamento dispotico; eliminazione fisica degli avversari politici, molto popolare presso il popolo romano (elargizioni e circenses > dissesto finanze statali) malvisto dai  senatori. Fu assassinato da un gruppo di pretoriani. 3) CLAUDIO (41-54 d.C.) Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico (fratello di Germanico, zio di Caligola, nipote di Tiberio) Il migliore dei successori di Augusto, rese efficiente la burocrazia, risanò le finanze pubbliche. 4)  NERONE (54  - 68 d.C.) Lucio Domizio Enobarbo (vedi libro di testo e integrazioni)

venerdì 18 ottobre 2013

AUGUSTO (con cronologia)


AUGUSTO: UNA MONARCHIA MASCHERATA DA REPUBBLICA
Dopo la battaglia di Azio  (31 a.C.) Augusto fonda di fatto una monarchia, mantenendo l’apparenza della repubblica e le sue istituzioni.
Come ci riesce?

o   31-23:          Viene eletto console ininterrottamente: l’imperium spetta a lui, che ha a disposizione la maggior parte delle truppe. Il console collega è privo di poteri.
o   Esclude dal Senato i suoi oppositori.
o   Riceve importanti titoli onorifici: è princeps senatus e augustus.
o   Nomina di persona prefetti con compiti di controllo.
o   23 a.c.         Rinuncia al consolato, ma mantiene ugualmente il potere: 1) le province vengono divise in a) senatorie b) imperiali: sono quelle di più recente conquista, che necessitano della presenza di numerose truppe; 2) controlla l’esercito; 3) si assicura la tribunicia potestas (senza avere la carica di tribuno)
NB: l’Egitto è possesso personale di Augusto.
o   Mantiene i simboli delle cariche anche dopo aver rinunciato ad esse.
o   Ottiene ulteriore prestigio militare con l’acquisizione di nuovi territori e la pacificazione di alcune zone ancora turbolente. I nuovi territori conferiscono continuità territoriale ai domini romani.
o   Utilizza la cultura come propaganda al proprio regime politico (circolo di Mecenate)
o   Controlla la vita religiosa (è pontefice massimo).


TABELLA CRONOLOGICA: AUGUSTO
44 a.c.
Mentre Cesare viene assassinato, Ottavio è fuori Roma
43 a.c.
Antonio pretende il governo della Gallia e viene sconfitto dalle truppe regolari; Ottaviano cerca un accordo con il senato, senza però smettere di perseguitare gli uccisori di Cesare.
O. raggiunge un accordo con Antonio e Lepido. Secondo triumvirato ed epurazione (morte di Cicerone)
42 a.c.
Battaglia di Filippi: definitiva sconfitta degli uccisori di Cesare
40 a.c.
Spartizione dei territori di Roma
32 a.c.
OTTAVIANO dichiara guerra a Cleopatra perché con lei Antonio sta progettando una monarchia indipendente
31 a.c.
Battaglia di Azio: sconfitta di Antonio e Cleopatra
31-23:
Viene eletto console ininterrottamente
29 a.c.
Ottaviano trionfa e diventa padrone di Roma
23 a.c.
Rinuncia al consolato, ma mantiene ugualmente il potere: 1) controlla esercito e province 2) si assicura la tribunicia potestas (senza avere la carica di tribuno)
27-18 a.c.
Completata la conquista della Spagna
17-14 a.c.
Conquistate la catena alpina e le regioni dal Norico fino alla Mesia (penisola balcanica)
14 d.C.
morte