giovedì 29 novembre 2012

TERZA GUERRA PUNICA


149-146 a.C.
TERZA GUERRA PUNICA

Alla fine della seconda guerra punica Cartagine non era più una minaccia per Roma, ma era di nuovo una potenza economica e commerciale. I romani decisero la distruzione definitiva della città. A favore della distruzione si schierarono sia i tradizionalisti capeggiati dal censore Marco Porcio Catone sia il ceto affaristico dei cavalieri. Il pretesto per l'aggressione fu offerto da una contesa di confine tra Cartagine e il re dei numidi Massinissa, antico alleato di Scipione. Secondo il trattato stipulato tra cartaginesi e romani Cartagine non poteva rispondere con le armi ai numidi senza il consenso di Roma. I Cartaginesi  furono costretti ad attaccare i Numidi per questioni territoriali e i romani stabilirono che si fosse verificato il casus belli. Malgrado la schiacciante superiorità militare dei romani  la guerra si concluse solo dopo 3 anni, nel 146 a.C sotto la guida di Scipione Emiliano (figlio adottivo di Scipione l'Africano). Il territorio cartaginese divenne provincia romana.

sabato 24 novembre 2012

Griglia di correzione per le verifiche scritte di latino

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martedì 13 novembre 2012

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA – RIASSUNTO 1) Dai Sumeri ad Hammurabi



 
Legenda: in corsivo sottolineato la sintesi degli avvenimenti, poi spiegati più dettagliatamente; le nozioni meno importanti sono in caratteri più piccoli

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA – RIASSUNTO

1) Dai Sumeri ad Hammurabi


3200 - 2370 a.C.: pieno sviluppo delle città-stato sumeriche (Uruk, Ur, Kish, Umma, Lagash, ecc.); invenzione della scrittura cuneiforme.
Quello dei sumeri è un insieme di città-stato autonome. Detiene il potere centrale di questa civiltà un re-sacerdote: una società teocratica; i sacerdoti amministravano l'organizzazione del lavoro, la redistribuzione delle ricchezze e l'istruzione di medici, scribi, architetti e astronomi. Il potere centrale risiedeva nel tempio che era centro del potere amministrativo e luogo di custodia delle derrate. Tali derrate erano il prodotto delle terre coltivate dai contadini le cui terre erano state precedentemente distribuite dagli stessi sacerdoti.
2350 - 2200 a.C.: in Mesopotamia dinastia accade: Sargon I (2350-2320 a.C. ca.), re degli Accadi, popolazione semita stanziata a nord di Sumer, conquista una vasta zona, giungendo fino alle coste siriache e all’altopiano anatolico; il regno accadico assorbe, eccetto la lingua, tutti gli elementi della civiltà sumera.
Le città sumeriche furono sottomesse dagli Accadi, nomadi di stirpe semitica, estranei alla cultura e ai confini sumeri, culturalmente meno sviluppati di loro. Il nuovo impero fu fondato dal re Sargon che, in seguito ad una serie di campagne di conquista espanse il nuovo territorio sino in Siria e al Mediterraneo. Questa formazione politica fu una forma ben definita di potere imperiale, che si trasmise interamente alle successive formazioni politiche; si fondava sul principio che il compito del re fosse quello di porre sotto il proprio dominio tutti i popoli circostanti. Il fondamento religioso di questa concezione era che gli dei donavano al re il potere su tutti gli altri popoli; perciò egli era autorizzato ad esercitarlo. Il potere di Sargon e dei suoi successori era autonomo e separato da quello religioso.
2200 a.C. ca.: a causa di una nuova invasione di popoli nomadi si ritorna al frazionamento politico (Gutei, discesi dai monti Zagros)
2100 - 2000 a.C. ca.: Mesopotamia: vivace ripresa politica, economica e culturale dei Sumeri: attacco degli Amorrei (semiti) intorno al 2000
La fusione tra Sumeri e Amorrei diede origine ad un nuovo splendido ciclo di civiltà. Gli amorrei fondarono Babilonia ed intorno al 2000 a.C. tale città cominciò a svilupparsi diventando in breve tempo capitale politica e culturale.
1900 - 1700 a.C.: Mesopotamia: regno Babilonese, che raggiunge il massimo splendore con Hammurabi (1792-1750 a.C.); attorno al 1700 a.C. il sovrano Hammurabi espanse il proprio territorio
Hammurabi promulga un famoso codice di leggi, contenente norme di diritto civile, penale e amministrativo, in cui prevale il principio del "taglione". Nei codici di leggi del periodo il sovrano si presentava come guida del popolo e cercava il consenso popolare, appoggiandosi ai più umili e dichiarando di difenderli dallo strapotere degli aristocratici. Dopo la morte di Hammurabi l'impero babilonese andò in declino e contemporaneamente prosperarono i popoli circostanti. Tra questi furono gli hurriti (regno di Mitanni) e i cassiti che a metà del XVIII a.C. invasero la Mesopotamia. Gli hurriti si stanziarono nella zona alta della Mesopotamia ed i cassiti nei pressi della città di Mari che in passato era stata distrutta dal sovrano Hammurabi.

lunedì 12 novembre 2012

Prima e seconda guerra punica: schema riassuntivo


legenda: > rapporto causa-effetto; Rm: romani; C: Cartagine; c.: cartaginesi
GUERRE PUNICHE
Roma e Cartagine si scontrano per motivi economici e territoriali: entrambe le città mirano all’egemonia.
Punti deboli di Cartagine:
o   città – stato > scarsa coesione dei territori dominati
o   entroterra non controllato
o   milizie mercenarie nell’esercito – N.B.: la flotta era invece formata da militari cartaginesi
Punti forti di Cartagine:
o   flotta potente
o   fiorente agricoltura
o   ricche attività commerciali
Roma è più forte in terra, più debole in mare. Il problema per i romani non è  procurarsi una flotta, ma abituare le milizie a combattere in mare.
264-241 PRIMA GUERRA PUNICA
264-261
Roma in Sicilia provoca lo scoppio della guerra, i Rm occupano la Sicilia orientale fino ad Agrigento.
260
a Milazzo il console Caio Duilio sconfigge i Cartaginesi in battaglia navale, aiutato dalle flotte navali della Magna Grecia
255
Attilio Regolo, che mirava a sconfiggere i c. nel loro territorio, viene sconfitto presso Tunisi
La guerra si protrae per anni in Sicilia, con grande spreco di risorse umane. Alla fine C. è stremata e perde il possesso della Sicilia, prima provincia romana. R. ha il controllo del mare, ma C. resta una grande potenza.
241: battaglia decisiva presso le isole Egadi (console Lutazio Catulo): trattato di pace.

238 - 237
Roma conquista Sardegna e Corsica
237
il generale Amilcare Barca occupa l’Iberia meridionale; segue accordo con Rm: confine al fiume Ebro (Roma è impegnata a respingere i Celti della pianura padana)

NONOSTANTE I TRATTATI DI PACE, I CONTENDENTI AVEVANO INTENZIONI BELLICHE: Roma intendeva arrivare a una resa dei conti, Cartagine voleva riacquistare la propria supremazia
218 – 201 SECONDA GUERRA PUNICA
219 Sagunto, alleata con i Rm, viene occupata da Annibale e rasa al suolo
218
Annibale intende sorprendere i Rm passando attraverso le Alpi e realizza l’impresa; vince presso i fiumi Ticino e Trebbia; poi presso il lago Trasimeno (console Caio Flaminio)
216
battaglia di Canne: sconfitta di Roma (muore il console Lucio Emilio Paolo): Sanniti e altre popolazioni passano dalla parte di Annibale, che tuttavia rinuncia ad attaccare Roma e si reca a Capua.
Quinto Fabio Massimo temporeggia. Gli Scipioni (Publio Cornelio Scipione e il fratello Gneo Cornelio Scipione Calvo) si recano in Spagna per bloccare i rifornimenti di Annibale.
212
DURANTE L’ASSEDIO DI Siracusa da parte del console Marcello, muore il famoso scienziato Archimede
211
 Roma riprende Capua e Siracusa; gli Scipioni muoiono in Spagna
210-206
Publio Cornelio Scipione (in seguito soprannominato l’Africano) figlio del console omonimo, caccia i c. dalla Spagna. Asdrubale, che sta cercando di raggiungere Annibale in Italia, viene sconfitto presso il Metauro
204
Scipione sconfigge C. presso Utica
202
Scipione sconfigge Annibale presso Zama

A CARTAGINE VENGONO IMPOSTE PESANTI CONDIZIONI DI PACE