Legenda: in corsivo sottolineato la sintesi degli
avvenimenti, poi spiegati più dettagliatamente; le nozioni meno importanti sono
in caratteri più piccoli
I
POPOLI DELLA MESOPOTAMIA – RIASSUNTO
1) Dai
Sumeri ad Hammurabi
3200
- 2370 a.C.: pieno sviluppo delle città-stato
sumeriche (Uruk, Ur, Kish, Umma, Lagash, ecc.); invenzione della scrittura
cuneiforme.
Quello
dei sumeri è un insieme di città-stato autonome. Detiene il potere centrale di
questa civiltà un re-sacerdote: una società teocratica; i sacerdoti
amministravano l'organizzazione del lavoro, la redistribuzione delle ricchezze
e l'istruzione di medici, scribi, architetti e astronomi. Il potere centrale risiedeva nel
tempio che era centro del potere amministrativo e luogo di custodia delle
derrate. Tali derrate erano il prodotto delle terre coltivate dai contadini le
cui terre erano state precedentemente distribuite dagli stessi sacerdoti.
2350 - 2200 a.C.: in Mesopotamia dinastia accade:
Sargon I (2350-2320 a.C. ca.), re degli Accadi, popolazione semita stanziata a
nord di Sumer, conquista una vasta zona, giungendo
fino alle coste siriache e all’altopiano anatolico; il regno accadico assorbe,
eccetto la lingua, tutti gli elementi della civiltà sumera.
Le città sumeriche furono sottomesse
dagli Accadi, nomadi di stirpe semitica, estranei alla cultura e ai confini
sumeri, culturalmente meno sviluppati di loro. Il nuovo impero fu fondato dal
re Sargon che, in seguito ad una serie di campagne di conquista espanse il
nuovo territorio sino in Siria e al Mediterraneo. Questa
formazione politica fu una forma ben definita di potere imperiale, che si
trasmise interamente alle successive formazioni politiche; si fondava sul
principio che il compito del re fosse quello di porre sotto il proprio dominio
tutti i popoli circostanti. Il fondamento religioso di questa concezione era
che gli dei donavano al re il potere su tutti gli altri popoli; perciò egli era
autorizzato ad esercitarlo. Il potere di Sargon e dei suoi successori era autonomo e separato da
quello religioso.
2200 a.C. ca.: a causa di una nuova invasione di popoli nomadi si ritorna al
frazionamento politico (Gutei, discesi dai monti Zagros)
2100 - 2000 a.C. ca.: Mesopotamia:
vivace ripresa politica, economica e culturale dei Sumeri: attacco degli
Amorrei (semiti) intorno al 2000
La
fusione tra Sumeri e Amorrei diede origine ad un nuovo splendido ciclo di
civiltà. Gli amorrei fondarono Babilonia ed intorno al 2000 a.C. tale città
cominciò a svilupparsi diventando in breve tempo capitale politica e culturale.
1900 - 1700 a.C.: Mesopotamia: regno
Babilonese, che raggiunge il massimo splendore con Hammurabi (1792-1750 a.C.); attorno
al 1700 a.C. il sovrano Hammurabi espanse il proprio territorio
Hammurabi
promulga un famoso codice di leggi, contenente norme di diritto civile, penale
e amministrativo, in cui prevale il principio del "taglione". Nei
codici di leggi del periodo il sovrano si presentava come guida del popolo e
cercava il consenso popolare, appoggiandosi ai più umili e dichiarando di
difenderli dallo strapotere degli aristocratici. Dopo la morte di Hammurabi
l'impero babilonese andò in declino e contemporaneamente prosperarono i popoli
circostanti. Tra questi furono gli hurriti (regno di Mitanni) e i cassiti
che a metà del XVIII a.C. invasero la Mesopotamia. Gli hurriti si stanziarono
nella zona alta della Mesopotamia ed i cassiti nei pressi della città di Mari
che in passato era stata distrutta dal sovrano Hammurabi.