sabato 14 aprile 2012

Il sottosviluppo: schema degli argomenti

GLI SQUILIBRI DEL MONDO ATTUALE



GLI SQUILIBRI DEL MONDO ATTUALE

I  dati della disuguaglianza - Nei paesi avanzati vive circa ⅕ della popolazione mondiale che consuma i ⅘ delle risorse del pianeta. Le disuguaglianze tendono ad aumentare nel tempo, anziché ridursi: ad esempio, il divario tra i 20 paesi più ricchi e i 20 più poveri è passato da 30:1 negli anni Sessanta del secolo scorso,  all’attuale  80:1.

Paesi poveri: un ristretto numero di persone detiene grandi ricchezze

Paesi ricchi: un numero più o meno limitato di persone vive al di sotto della soglia di povertà.

Origini del sottosviluppo:

o    saccheggio delle materie prime e subordinazione delle colonie alla madrepatria

o   regime di monopolio

o   indipendenza XX secolo: governi autoritari

Caratteristiche del sottosviluppo:

Demografia: crescita rapidissima della popolazione        tentativi di controllare le nascite; elevato numero di giovani; bassa speranza di vita, mortalità infantile

o   sottoalimentazione: ha gravissime conseguenze (ad es. : scarsa resistenza alle malattie)

o   analfabetismo

o   carenze sanitarie

o   agricoltura scarsamente produttiva = di sussistenza; inadeguata proprietà della terra: latifondo, piantagione, minifondo; la situazione si è aggravata ulteriormente a causa dell’accelerazione del clima, desertificazione ecc.

o   scarsa industrializzazione

o   squilibri sociali

I problemi dello sviluppo

o   circolo vizioso, ad es. quello demografico

o   scambio ineguale: scarsa varietà di prodotti da esportare, bilancio negativo a sfavore del sud del mondo.

o   DEBITO: anni Settanta: disponibilità di denaro da parte dell’occidente        numerosi prestiti concessi ai paesi poveri       aumento del loro debito;

anni Ottanta: diminuita disponibilità         aumento dei tassi di interesse, contemporaneamente cala il prezzo delle materie prime      aggravio  irrecuperabile del debito (1991: 1500 miliardi; 2006: 3000 miliardi)

o   l’indipendenza comporta dei costi

Tanti Nord e tanti Sud

L’espressione Nord e Sud del mondo fu adottata negli anni Ottanta, ma attualmente la situazione dello squilibrio mondiale è molto più complessa, perciò possiamo parlare di molteplici Nord e Sud. In Europa esistono ad esempio rilevanti differenze tra  paesi ex socialisti e occidentali. L’Asia del sud-est è una regione dinamica, che gravita attorno alle potenze asiatiche, ma vi sono ancora gravi sacche di povertà e arretratezza. In America Latina Cile, Messico e Argentina hanno avviato un processo di sviluppo che li diversifica dagli altri paesi della regione.

MAPPA DEGLI SQUILIBRI MONDIALI

I)                    Potenze mondiali: USA, EUROPA OCCIDENTALE, GIAPPONE, CANADA, AUSTRALIA, NUOVA ZELANDA;

II)                   PAESI EMERGENTI: BRIC – si parla ormai di BRICS e BRICST, aggiungendo il Sudafrica e la Turchia. Il gruppo dei paesi BRICS, nato come conseguenza dei profondi mutamenti in corso nell’economia e nella politica mondiale, è uscito ormai dai limiti di un forum consultivo dei paesi in via di sviluppo e rappresenta un’influente struttura internazionale. Sta rapidamente acquisendo potere sia perché promuove riforme dei meccanismi che regolano la sfera economico-finanziaria, sia come importante forum macroeconomico. La maggior parte delle previsioni a lungo termine conferma la crescita del peso del gruppo BRICS nell’economia mondiale.

III)                MAGGIORI POTENZE DEL SUD: MESSICO, LIBIA, SUDAFRICA, TURCHIA, ARABIA SAUDITA, IRAN, PAKISTAN

IV)               PAESI IN SITUAZIONE INTERMEDIA: America meridionale con esclusione del Brasile, Mongolia, Africa Nord;

V)                 PAESI ARRETRATI: gran parte dell’Africa, Afghanistan, Laos, Myanmar, Bangladesh;

Le responsabilità del Nord

o   Il sistema capitalistico mondiale  aveva interesse nel mantenere il sottosviluppo per non essere privato delle materie prime

o   Guerra fredda ed equilibri politici: sostegno a governi alleati

Definire lo sviluppo

Non basta contare le risorse e il denaro, occorre anche misurare le possibilità di sviluppo (prospettive di crescita) e la qualità della vita.

PIL: il più comune indicatore della ricchezza di un paese; ISU: indice di sviluppo umano; IPU: indice di povertà.

Il Pil è stato da più parti criticato ad es. misurerebbe le merci e non i beni. Un edificio mal costruito che disperde gran parte del calore fa però crescere il Pil di più rispetto a edifici meglio costruiti che non disperdono calore. I litri in più di gasolio consumati sono una merce che si paga. (cfr. Maurizio Pallante)



Le soluzioni possibili

o   industrializzazione

o   modello sudamericano: rivolto al mercato interno

o   modello asiatico: rivolto al mercato estero

o   strategia del top down e del bottom up

o   il microprestito




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