lunedì 15 aprile 2013

LA DINASTIA GIULIO - CLAUDIA


 la dinastia giulio - claudia
sintesi: VERSO UN MONDO COMUNE Roma imperiale è la capitale di un mondo molto complesso, costituito da un mosaico di popoli che parlavano lingue diverse e abitavano un territorio di estensione smisurata, che andava dalle sabbie dell’Egitto alle foreste della Germania, dalle coste dell’Oceano Atlantico ai fiumi della Mesopotamia. Durante i primi secoli dell’era imperiale, lo stato romano riesce a tenere unito un ampio mondo comune. La cittadinanza viene accordata con liberalità, al fine di “romanizzare” le classi dirigenti dei popoli soggetti. Si affermerà una cultura omogenea in tutto l’impero: quella greco-romana. Questo processo di livellamento e di unificazione non fu sempre spontaneo: le etnie che rifiutavano di romanizzasi furono sterminate; in alcune zone marginali dell’impero le popolazioni locali mantenevano i propri costumi e tentavano di condurre valorose e sfortunate guerriglie contro l’autorità imperiale  
IL CONSOLIDAMENTO DELL’IMPERO Alla morte di Augusto si afferma il principio della trasmissione ereditaria del potere ai suoi discendenti. I primi successori consolidano il modello imperiale. Il potere dell’imperatore è fondato sull’esercito e sulla plebe.  La burocrazia imperiale viene razionalizzata da Claudio. Il potere viene in vari modi trasformato in senso monarchico da Caligola e Nerone.
LA POLITICA ESTERA Il successore di Augusto non espande ulteriormente l’impero, limitandosi a mantenere sicuri i confini (grazie anche all'opera del nipote Germanico)

 ANALISI
PROVINCE -  estesa la cittadinanza anche ai veterani non romani e ai loro figli (Augusto l’aveva concessa solo a quelli delle truppe ausiliarie).
ESTERO -  la progettata invasione della Britannia, mai realizzata da Caligola, viene portata a termine da Claudio (44 d.C.), che annette anche la Giudea. Durante il regno di Nerone problemi ai confini e nelle province esasperate dalle imposte, e ribellioni in varie zone dell’impero (combatte contro i Parti e impone un protettorato romano sull’Armenia; altre provice create sono Cappadocia, Tracia e Mauretania).
SOCIETA' – Le antiche famiglie nobili sono quasi del tutto scomparse, mentre i provinciali rappresentano la maggioranza nel senato
AMMINISTRAZIONE STATALE -  Viene ampliata; con Claudio è in mano ai liberti e divisa in 4 settori (rationibus, epistulis, studiis, libellis).
PROBLEMI – L’esercito ha un potere molto ampio ed è fondamentale il suo rapporto con l’imperatore; cresce anche l’importanza delle guardie pretoriane e del prefetto del pretorio (Seiano): saranno loro in alcuni casi, a scegliere l’imperatore, in concorrenza con il senato.
Ad Augusto succede il figlio adottivo Tiberio, della dinastia giulio – claudia il quale, dopo laccusa di aver avvelenato il nipote germanico, fa uccidere gli oppositori e si ritira a Capri. Gli succede Caligola, figlio di Germanico, che cerca di instaurare una monarchia di stampo orientale. I pretoriani lo uccidono e proclamano imperatore il fratello di Germanico, Claudio, che governa con saggezza e buon senso. Alla sua morte la mogie Agrippina pone sul trono il figlio Nerone, che si comporta da sovrano assoluto, perseguita i cristiani e punisce una congiura con una strage. Le legioni spagnole, ribelli, eleggono imperatore il senatore Galba, a rivolta coinvolge Roma e Nerone si suicida.
1) TIBERIO (14 -37 d.C.) Tiberio Giulio Cesare Augusto
In gioventù si distinse per talento militare. Importanti riforme in ambito economico e politico.  Dopo la morte del nipote Germanico, favorì sempre più l'ascesa del pref. del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di Capri. Quando S. mostrò di volersi impadronire del potere assoluto,Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di rientrare nella capitale. 2) CALIGOLA (37 – 41 d.C.) Gaio Giulio Cesare Germanico (figlio di Germanico e nipote di Tiberio) Atteggiamento dispotico; eliminazione fisica degli avversari politici, molto popolare presso il popolo romano (elargizioni e circenses > dissesto finanze statali) malvisto dai  senatori. Fu assassinato da un gruppo di pretoriani. 3) CLAUDIO (41-54 d.C.) Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico (fratello di Germanico, zio di Caligola, nipote di Tiberio) Il migliore dei successori di Augusto, rese efficiente la burocrazia, risanò le finanze pubbliche. 4)  NERONE (54  - 68 d.C.) Lucio Domizio Enobarbo (vedi libro di testo e integrazioni)

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