la
dinastia giulio - claudia
sintesi: VERSO UN MONDO
COMUNE Roma imperiale è la capitale di un mondo molto complesso, costituito
da un mosaico di popoli che parlavano lingue diverse e abitavano un
territorio di estensione smisurata, che andava dalle sabbie dell’Egitto alle
foreste della Germania, dalle coste dell’Oceano Atlantico ai fiumi della
Mesopotamia. Durante i primi secoli dell’era imperiale, lo stato romano
riesce a tenere unito un ampio mondo comune. La cittadinanza viene accordata
con liberalità, al fine di “romanizzare” le classi dirigenti dei popoli soggetti.
Si affermerà una cultura omogenea in tutto l’impero: quella greco-romana.
Questo processo di livellamento e di unificazione non fu sempre spontaneo: le
etnie che rifiutavano di romanizzasi furono sterminate; in alcune zone
marginali dell’impero le popolazioni locali mantenevano i propri costumi e
tentavano di condurre valorose e sfortunate guerriglie contro l’autorità
imperiale
IL
CONSOLIDAMENTO DELL’IMPERO Alla morte di Augusto si afferma il principio
della trasmissione ereditaria del potere ai suoi discendenti. I primi
successori consolidano il modello imperiale. Il potere dell’imperatore è
fondato sull’esercito e sulla plebe. La burocrazia imperiale viene razionalizzata
da Claudio. Il potere viene in vari modi trasformato in senso monarchico da
Caligola e Nerone.
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LA POLITICA ESTERA Il
successore di Augusto non espande ulteriormente l’impero, limitandosi a
mantenere sicuri i confini (grazie
anche all'opera del nipote Germanico).
ANALISI
PROVINCE - estesa la cittadinanza anche ai veterani
non romani e ai loro figli (Augusto l’aveva concessa solo a quelli delle
truppe ausiliarie).
ESTERO - la progettata invasione della Britannia,
mai realizzata da Caligola, viene portata a termine da Claudio (44 d.C.), che annette anche la Giudea. Durante il regno di Nerone problemi
ai confini e nelle province esasperate dalle imposte, e ribellioni in varie zone dell’impero (combatte contro i Parti e impone un
protettorato romano sull’Armenia; altre provice create sono Cappadocia,
Tracia e Mauretania).
SOCIETA' – Le antiche famiglie nobili
sono quasi del tutto scomparse, mentre i provinciali rappresentano la
maggioranza nel senato
AMMINISTRAZIONE STATALE - Viene ampliata; con Claudio è in mano ai
liberti e divisa in 4 settori (rationibus, epistulis, studiis, libellis).
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PROBLEMI
– L’esercito ha un potere molto ampio ed è fondamentale il suo rapporto con
l’imperatore; cresce anche l’importanza delle guardie pretoriane e del prefetto
del pretorio (Seiano): saranno loro in alcuni casi, a scegliere l’imperatore,
in concorrenza con il senato.
Ad Augusto succede il figlio adottivo Tiberio, della
dinastia giulio – claudia il quale, dopo laccusa di aver avvelenato il nipote
germanico, fa uccidere gli oppositori e si ritira a Capri. Gli succede
Caligola, figlio di Germanico, che cerca di instaurare una monarchia di
stampo orientale. I pretoriani lo uccidono e proclamano imperatore il
fratello di Germanico, Claudio, che governa con saggezza e buon senso. Alla
sua morte la mogie Agrippina pone sul trono il figlio Nerone, che si comporta
da sovrano assoluto, perseguita i cristiani e punisce una congiura con una
strage. Le legioni spagnole, ribelli, eleggono imperatore il senatore Galba,
a rivolta coinvolge Roma e Nerone si suicida.
1) TIBERIO (14 -37
d.C.) Tiberio
Giulio Cesare Augusto
In gioventù si distinse per talento militare. Importanti
riforme in ambito economico e politico.
Dopo la morte del nipote Germanico, favorì sempre più l'ascesa del
pref. del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di
Capri. Quando S. mostrò di volersi impadronire del potere assoluto,Tiberio lo
fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di rientrare nella capitale. 2) CALIGOLA (37 – 41
d.C.) Gaio Giulio Cesare Germanico (figlio di Germanico e nipote di Tiberio) Atteggiamento dispotico; eliminazione fisica degli avversari
politici, molto popolare presso il popolo romano (elargizioni e circenses
> dissesto finanze statali) malvisto dai senatori. Fu assassinato da un gruppo di pretoriani. 3) CLAUDIO (41-54 d.C.) Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico (fratello di Germanico, zio di Caligola, nipote di Tiberio) Il migliore dei successori di
Augusto, rese efficiente la burocrazia, risanò le finanze pubbliche. 4) NERONE (54 - 68
d.C.) Lucio Domizio Enobarbo (vedi libro di testo e integrazioni)
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