INCOMINCIA IL MEDIOEVO (cfr testo pag.109-111)
Fine 300-400: questo periodo è chiamato
tardo-antico Dalla metà del III sec. alcuni missionari avevano convertito i
barbari; nel corso del IV secolo i cristiani incorporano la cultura classica
nella loro dottrina.
Mutamenti:
o
demografici: popolazioni germaniche si stanziano
nelle regioni occidentali dell’impero;
o
politici: fine dell’impero romano unitario;
o
religiosi: si afferma il cristianesimo;
o
economici: crisi del commercio internazionale;
o
sociali: crisi demografica e regresso della vita
cittadina
Il potere della chiesa - La crisi dell’impero
porta ad un vuoto amministrativo: i funzionari civili ormai rari, sono gradualmente
sostituiti da esponenti della chiesa;
Tra il III e il VII secolo d.C., l’Europa vive un
momento di grave crisi economica e demografica dovuta alle invasioni dei
barbari e alle continue guerre. A causa della situazione di scarsa sicurezza, i
grandi proprietari terrieri si offrono di proteggere i piccoli proprietari, ottenendo
in cambio le loro terre; di conseguenza si formano eserciti privati di
contadini armati.
Un importante fattore è rappresentato anche dalla
fuga dei contadini dalle campagne con conseguente scarsa manutenzione dei
terreni e diminuzione della resa agricola. La carenza di derrate alimentari
produce sottoalimentazione e diffusione delle malattie.
Una delle conseguenze più gravi della crisi
economica e demografica è la scomparsa della vita cittadina, con conseguente
crisi delle attività artigiane e commerciali. Solo nelle aree di più antica
romanizzazione le città mantengono un ruolo economico relativamente importante.
IL
MEDITERRANEO NELL’ETA' DI GIUSTINIANO (cfr testo
pag.123-130)
Giustiniano, salito al trono d’oriente, concepisce
l’ambizioso progetto di ricreare l’impero romano: muove guerra ai Visigoti in
Spagna, ai Vandali in Africa, ai Goti in Italia. Questa guerra, chiamata greco –
gotica, dura vent’anni (535-553), ed è vittoriosa per Giustiniano, disastrosa
per l’Italia.
Il Corpus
Iuris civilis, una raccolta di leggi e sentenze del diritto romano,
selezionate e riordinate, fu compilato per ordine di Giustiniano.
Dopo la morte di Giustiniano, approfittando delle difficoltà
di Bisanzio, i Persiani minacciano l’impero d’Oriente; vengono fermati, ma la
ridotta potenza dei Bizantini consente lo stanziamento nei Balcani di Slavi e
Bulgari.
Nel corso del VI secolo l’impero bizantino
comincia ad essere assalito da ondate successive di popolazioni balcaniche. Le
esigenze della difesa modificano la struttura tradizionale del potere, che era
diviso tra funzionari civili e comandanti militari. La riorganizzazione delle province
affida il potere a un ufficiale che riunisce in sé entrambe le prerogative. Il
rafforzamento dell’autorità pontificia e il consolidamento del regno longobardo
in Italia allentano il rapporto dei territori bizantini d’Italia con
Costantinopoli, finché essi si rendono indipendenti. L’impero, indebolito dalla
lunga guerra contro i Persiani, subisce gli attacchi degli Arabi e dei Bulgari.
Il rapporto tra imperatore e papa diventa difficile, perché entrambi rivendicano
a sé il potere universale romano. L’imperatore inoltre non tollera l’ingerenza
della Chiesa di Roma su quella orientale. I contrasti tra Roma e Costantinopoli
culminano nella lotta per l’iconoclastia.
Nonostante la crisi in cui si trova l’impero,
Costantinopoli si mantiene una grande città, la più popolosa del mondo
cristiano.
L’impero bizantino durò circa mille anni in più di
quello romano d’occidente. Pur attraversando molti mutamenti, mantenne alcuni
aspetti continuativi (vedi pag 130, paragrafo 2.5).
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