venerdì 4 maggio 2012

LA NASCITA DELLA POLIS


LA NASCITA DELLA POLIS (Sintesi del capitolo 7, pagg. 132-147)

Quali sono i caratteri e la struttura della polis? - Verso la fine del “medioevo ellenico” compaiono insediamenti caratterizzati da un’organizzazione politica totalmente differente da quelle finora incontrate. La nascita della città greca (polis) è un processo di lungo periodo, durante il quale l’idea di un possesso comune e di uno spazio centrale di discussione producono la nascita di un organismo statale che vive grazie al rapporto strettissimo che lega i suoi abitanti alla terra circostante. La struttura stessa della polis testimonia la sua natura: accanto all’acropoli, in cui ha sede il tempio della divinità protettrice e che viene utilizzata come luogo di difesa dai pericoli esterni, convive l’agorà, la piazza centrale, in cui si realizza la coincidenza tra spazio civico e spazio religioso.

La seconda colonizzazione - A partire dall’VIII secolo, gruppi di persone decidono di fondare nuove città sulle sponde di molti paesi affacciati sul Mediterraneo, comprese l’Italia meridionale e la Sicilia (Magna Grecia). Insieme alle merci vengono diffuse idee e innovazioni, tra cui l’alfabeto e l’arte.

Cause della seconda colonizzazione -  Le tensioni politiche in conseguenza di lotte tra aristocratici per il possesso della terra; la scarsa disponibilità di terre coltivabili e la povertà di ampi strati della popolazione; lo spirito di avventura di molti cittadini e il diffondersi di conoscenze sul mondo mediterraneo.

Le leggi scritte A partire dall’VIII secolo, inoltre, è attestata l’attività di legislatori a cui si deve la stesura delle prime leggi scritte, nate per vincolare i giudici, normalmente appartenenti all’aristocrazia, e per fissare le procedure e le pene.

Quali erano le classi sociali della polis? Inizialmente il governo della polis è in mano agli aristocratici. Nel corso dell’età arcaica, nella maggior parte delle poleis greche si assiste all’affermazione di regimi aristocratici, il cui male cronico è costituito dal conflitto interno per il controllo della città, aggravato dalle rivendicazioni del popolo (demos). L’aristocrazia tende a limitare la partecipazione popolare al governo della città e si accaparra il principale mezzo di sussistenza: la terra.

Successivamente lo sviluppo dei commerci porta alla formazione di una classe media, costituita soprattutto da commercianti. Gli esponenti della classe media sono in grado di acquistare l’armamento personale, ma non il cavallo. La nascita di nuove forme di collaborazione all’interno della polis produce la cosiddetta “rivoluzione oplitica”, la nascita di una nuova tecnica di combattimento che presuppone la condivisione di un codice d’onore basato sull’aiuto reciproco. La partecipazione alla difesa comune comporta l’ascesa sociale e politica delle classi medie e il declino della cavalleria, specialità dei ceti aristocratici.

I mutamenti interni della polis arcaica. La diffusione delle leggi scritte e la rivoluzione oplitica sono segno di importanti cambiamenti. Tra VII e VI sec. a.C. troviamo una società caratterizzata da lotte tra aristocratici, dall’emergere di nuove classi non nobili, ma che hanno accumulato ingenti ricchezze, e dal malcontento degli strati più bassi della popolazione.

Le tirannidi Questa situazione politica e sociale è il terreno ideale su cui si sviluppano le tirannidi, regimi di tipo personale che godono dell’appoggio popolare, a cui si deve un’imponente attività urbanistica e lo sviluppo dei culti religiosi. Il demos cerca di arginare lo strapotere aristocratico appoggiando i tiranni, nella speranza di un miglioramento delle proprie condizioni di vita e rivendicando l’abolizione dei debiti o la ridistribuzione delle terre.

Nessun commento:

Posta un commento