venerdì 19 giugno 2015

GLI OSTROGOTI IN ITALIA - IL MEDITERRANEO NELL’ETA' DI GIUSTINIANO sintesi



Gli Ostrogoti in Italia – La corte di Costantinopoli (imperatore Zenone), dove era ancora viva l’intenzione di riunire l’impero, invia gli ostrogoti capeggiati da Teodorico in Italia (489), contro Odoacre. L’occupazione non è traumatica per la popolazione italica, perché gli invasori sono poco numerosi. Teodorico, vittorioso, inizia una politica di integrazione, ma non di mescolanza etnica, tra Goti e Romani, che però non ha molto successo.
IL MEDITERRANEO NELL’ETA' DI GIUSTINIANO
Giustiniano, salito al trono d’oriente, concepisce l’ambizioso progetto di ricreare l’impero romano: muove guerra ai Visigoti in Spagna, ai Vandali in Africa, ai Goti in Italia. Questa guerra, chiamata greco – gotica, dura vent’anni (535-553),  ed è vittoriosa per Giustiniano, disastrosa per l’Italia.
Il Corpus Iuris civilis, una raccolta di leggi e sentenze del diritto romano, selezionate e riordinate,  fu compilato per ordine di Giustiniano.
Dopo la morte di Giustiniano (Eraclio è imperatore in Oriente) approfittando dell’autorità di Bisanzio, i Persiani minacciano l’impero d’Oriente; vengono fermati, ma la ridotta potenza dei Bizantini consente lo stanziamento nei Balcani di Slavi e Bulgari.
Nel corso del VI secolo l’impero bizantino comincia ad essere assalito da ondate successive di popolazioni balcaniche. Le esigenze della difesa modificano la struttura tradizionale del potere, che era diviso tra funzionari civili e comandanti militari. La riorganizzazione delle province affida il potere a un ufficiale che riunisce in sé entrambe le prerogative. Il rafforzamento dell’autorità pontificia e il consolidamento del regno longobardo in Italia allentano il rapporto dei territori bizantini  d’Italia con Costantinopoli, finché essi si rendono indipendenti. L’impero, indebolito dalla lunga guerra contro i Persiani, subisce gli attacchi degli Arabi e dei Bulgari. I rapporto tra imperatore e papa diventa difficile, perché entrambi rivendicano a sé il potere universale romano. L’impratore inoltre non tollera l’ingerenza della Chiesa di Roma su quella orientale. I contrasti tra Roma e Costantinopoli culminano nella lotta per l’iconoclastia.
Nonostante la crisi in cui si trova l’impero, Costantinopoli si mantiene una grande città, la più popolosa del mondo cristiano.
L’impero bizantino durò circa mille anni in più di quello romano d’occidente. Pur attraversando molti mutamenti, mantenne alcuni aspetti continuativi.

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