sabato 20 giugno 2015

LE NUOVE INVASIONI - INCASTELLAMENTO - CAVALIERI



A partire dal IX secolo un gruppo di popolazioni scandinave inizia un’espansione in direzione della Russia e delle isole atlantiche. In Europa invece effettuano una lunga serie di incursioni: solo successivamente si stanziano stabilmente nel nord della Francia (la Normandia prende il nome da loro).
Nel Mediterraneo anche i musulmani compiono saccheggi e razzie, mentre un nuovo pericolo giunge da est quando la popolazione nomade degli Ungari comincia a minacciare l’Europa.
Le invasioni di nuove popolazioni provenienti dal nord Europa e le incursioni dei pirati arabi, le razzie, gli assalti dei banditi aggravano l’insicurezza dell’uomo medievale. Le città, le fattorie e i monasteri vengono abbandonati e di fronte all’impotenza dell’organizzazione statale, le popolazioni delle città, organizzate dai conti e dai vescovi, riparano le cinte murarie, mentre nelle campagne si elevano fortezze e castelli. Questo fenomeno è detto “incastellamento”.



Nel corso del X secolo emerge la classe dei proprietari di castelli, gli unici ad avere un reale potere sul territorio. Essi, senza alcuna delega del sovrano o del conte, in cambio della protezione che forniscono ai contadini liberi e ai piccoli proprietari dei fondi limitrofi, esercitano tutti i poteri pubblici. Questo tipo di potere viene detto “signoria di banno”.
Nel corso del X secolo, soprattutto nelle zone in cui la forza del potere pubblico si è frantumata in una serie di privilegi e poteri, delegati a signori locali, sorge la classe sociale dei cavalieri, il cui compito è difendere i privilegi dei signori.

Sul finire dell’XI secolo, in concomitanza con il definirsi del principio della primogenitura, si afferma la regola per cui possono divenire cavalieri solo gli eredi delle famiglie nobili, e cioè i cadetti esclusi dall’eredità. Si forma così un nuovo ceto di professionisti delle armi, le cui violenze rendono spesso difficile la vita soprattutto nelle campagne, fino a che la Chiesa si vede costretta a prendere una posizione.

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